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...pa di formazione in ambito tecnico, scientifico, professionale e sanitario relativamente all’ottica, all’optometria e allo studio delle scienze della visione, proponendo corsi di formazione di base, ...



Corsi di ottica

...so di formazione. Il corso di Ottica che si tiene all’IRSOO si caratterizza proprio per portare in tempi brevi ad una percentuale di occupazione lavorativa prossima al 100%. Il corso di ottica tenuto presso l’IRSOO fa parte di un più ampio percorso formativo in ottica e optometria, finalizzato a fornire ai partecipanti un livello di preparazione in ambito ottico-optometrico quanto più completo possibile, paragonabile a quello che si consegue in altri paesi europei. Tale percorso si articola in due fasi: i primi due anni (tre anni nel caso del corso triennale per lavoratori) sono dedicati alla formazione necessari...



Laurea in Ottica e Optometria

...si di formazione professionale per l’abilitazione all’esercizio dell’arte ausiliaria sanitaria di ottico. L’IRSOO ha pertanto studiato un dettagliato piano formativo predisposto ad hoc per i laureati e i laureandi, che vada ad integrare proprio quelle materie nelle quali ci sono carenze, ma che sono indispensabili per esercitare con competenza la professione di ottico e, di conseguenza, anche per superare l’esame di abilitazione. FORMAZIONE POST LAUR...

FORMAZIONE INNOVAZIONE RICERCA

...er la formazione professionale nel settore delle scienze della visione. L’IRSOO organizza e realizza da molti anni un percorso formativo triennale integrato costituito da un biennio di Ottica seguito da un anno di specializzazione in Optometria. C’è poi una rilevante attività di formazione continua ...





06/08/2015 - Chi può esercitare la professione optometrica in Italia

...tria, formazione e rapporti tra le due professioni di ottico e di optometrista. Intanto non sarà inutile ricordare che, sebbene il titolo di optometrista non sia riconosciuto in Italia, l’optometria in quanto professione c’è, è regolarmente praticata, ed anche riconosciuta, sia dal punto di vista giurisprudenziale, come mostrano le sentenze della Suprema Corte di Cassazione, sia dal punto di vista amministrativo e fiscale, visto che è possibile aprire una posizione lavorativa e prendere la partita IVA come optometrista. A questo proposito non sarà forse inutile ricordare che esiste uno specifico codice ATECO per l’optometria. ll codice ATECO è una combinazione alfanumerica che identifica una attività economica ed è necessario per l’apertura di una nuova partita IVA. Esso indica la tipologia dell’attività che intendiamo svolgere sulla base della classificazione ATECO 2007 e deve essere comunicato alla Agenzia delle Entrate, affinché ciascuna attività sia classificata in modo standardizzato ai fini fiscali, contributivi e statistici. Per quanto ci riguarda il codice ATECO di riferimento, con le relative specifiche dell’attività svolta, è il seguente: 86.90.29 Altre attività paramediche indipendenti nca - servizi di assistenza sanitaria non erogati da ospedali o da medici o dentisti: attività di infermieri, o altro personale paramedico nel campo dell'optometria, idroterapia, massaggi curativi, terapia occupazionale, logopedia, chiropodia, chiroterapia, ippoterapia, ostetriche eccetera. Se è certo che la professione optometrica è riconosciuta senza che lo sia la figura professionale dell’optometrista, viene spontaneo chiedersi: chi la può esercitare? Bisogna prima di tutto ricordare che in Italia esiste un professionista abilitato ad esercitare una attività che riguarda la misura della refrazione e la riabilitazione visiva con mezzi ottici. E’ l’Ottico, che pur avendo delle limitazioni stabilite per legge ha comunque un campo di attività mica da poco. I miopi e i presbiti rappresentano una percentuale maggioritaria della popolazione, se pensiamo che la miopia sta viaggiando nei paesi occidentali verso una prevalenza del 40% e che la popolazione con età superiore ai 45 anni si trova in condizione di presbiopia. E’ anche opportuno ricordare che tale abilitazione non ha nessuna limitazione, né di età, né di entità del difetto. Contrariamente a quanto alcuni oculisti vanno dicendo sulla possibile invasione di campo (quello medico) da parte di ottici e optometristi che misurano la vista ai bambini, si può affermare che l’ottico (e a maggior ragione l’optometrista che è anche ottico) può esercitare quella attività, purché il bambino sia miope, indipendentemente dalla sua età. Di norma gli ottici non lo fanno (e molto spesso neanche gli optometristi). Siccome non si vogliono prendere responsabilità, quando nella loro attività di prima assistenza ai problemi visivi della popolazione trovano un bambino miope lo inviano dall’oculista, ancora prima di dargli una correzione ottica. Ma deve essere chiaro che potrebbero fare altrimenti: prescrivere la correzione con la quale viene ristabilita una normale funzionalità visiva, approntare l’occhiale, e successivamente inviare il bambino dall’oculista per un controllo delle strutture oculari. Con ciò sarebbe almeno riaffermata la legittimità dell’ottico come esperto della refrazione oculare, sia pure solo per i casi di miopia e di presbiopia, e dell’oculista come esperto della salute oculare. E l’optometrista? Secondo le sentenze della Suprema Corte di Cassazione la sua attività “non deve essere definita con riferimento, in negativo a quella consentita all’ottico ... Di conseguenza non può considerarsi preclusa all’optometrista l’attività di misurazione della vista, e di apprestare, confezionare e vendere - senza preventiva ricetta medica - occhiali e lenti correttive non solo per i casi di miopia e di presbiopia, ma - al contrario dell’ottico - anche nei casi di astigmatismo, ipermetropia, ed afachia.” (Corte di Cassazione, Sezione VI penale, Sentenza 3.4.2005 n. 9089; Corte di Cassazione, Sezione VI penale, Sentenza 11.7.2001 n. 27853). Può essere interessante notare come in tutte le sentenze della Suprema Corte di Cassazione la figura dell’optometrista sia ben distinta da quella dell’ottico e mai si parli di ottico optometrista. Peraltro l’ottico optometrista esiste di fatto solo in Spagna; in tutto il resto del mondo, dove sia legalizzata, la figura professionale che svolge l’attività di prima assistenza per i problemi della vista è l’Optometrista. Ma rimane ancora aperta la domanda: chi può esercitare l’optometria? E un “diploma” di optometrista vale la Laurea in Ottica e Optometria? Tutti i pronunciamenti della Suprema Corte di Cassazione che, a partire dal ’95 con la sentenza Schirone, hanno ribadito la legittimità degli optometristi accusati di abuso di professione medica ad esercitare l’attività optometrica, erano riferiti a professionisti che, oltre a possedere l’abilitazione di Ottico, avevano fatto un corso di Optometria. La maggioranza di essi aveva una laurea presa all’estero e non validata in Italia. Recentemente si è avuto il caso di un collega non laureato che è uscito vittorioso dall’accusa di abuso della professione medica senza bisogno di arrivare in Cassazione. In questo caso il Diploma di Optometria è sembrato sufficiente al Pubblico Ministero, che parla esplicitamente di “competenze professionali … ben rappresentate nel curriculum”, per concedere al collega le stesse libertà professionali che la Suprema Corte di Cassazione ha costantemente riconosciuto ai laureati in università straniere. Possiamo a mio parere sostenere che l’attività optometrica possa essere svolta da ottici che abbiano competenze optometriche, ovvero possano dimostrare di aver conseguito una specializzazione in Optometria. Di sicuro non può svolgerla l’ottico, e nemmeno potrà svolgerla il laureato in Ottica e Optometria a meno che non abbia anche l’abilitazione all’esercizio dell’attività di ottico. Su questo secondo punto sento l’obbligo di soffermarmi un attimo e introdurre il tema della formazione. E’ in us...

28/08/2015 - Chi può esercitare l’Optometria: il dibattito si accende

...o una formazione adeguata e la dimostrazione di conoscenze, competenze e abilità che siano davvero qualificanti dal punto di vista della professione che si andrà ad esercitare. e) Sarebbe bene far sapere che anche sull'uso degli strumenti, tipo fessura-topografo-schiascopo si sono avute assoluzioni, anche recenti (pur se mai arrivate in Cassazione). Fra l'altro il loro possesso è obbligatorio in alcune regioni, es. Campania, per poter essere iscritti in elenco fornitori in base a "nomenclatore tariffario" di occhiali, anche per minori ambliopi, lenti a contatto ed ausili ipo. NB gli iscritti al Minisal possono fornire in tutte le regioni, non solo nella loro, quindi se alcune regioni obbligano ad utilizzare strumenti la possibilità di averli è per tutti. Non credo che il possesso e l’uso di strumenti particolari sia in discussione in alcun modo, premesso che tali apparecchiature non prevedano il contatto con l’occhio o l’uso di preparati farmaceutici, come anestetici o miorilassanti, ecc. E’ vero, in varie sentenze è stato “assolto” l’uso del tonometro a soffio, del topografo, del campimetro, della laf, ecc. Ma io credo che quello degli strumenti sia un falso problema, che ci conduce in una direzione sbagliata. Vorrei che fosse spostata l’attenzione dagli strumenti alla persona. Quando si parla di un optometrista ci si deve riferire non agli strumenti che possiede e che usa, ma alle conoscenze e alle competenze che ha acquisito nella sua carriera di studente prima e di professionista poi. In altri termini, se io possiedo quelle competenze ho il diritto di essere definito optometrista, a prescindere dagli strumenti che utilizzo. Se invece ho comprato un sacco di strumenti appariscenti, tecnologicamente avanzati, che non so utilizzare o che utilizzo senza essere capace di comprendere i risultati che mi danno, al massimo posso avere il diritto di illudermi di essere un optometrista. Quindi, quando si dovrà decidere chi possa fregiarsi del titolo di optometrista, e mi viene spontaneo il collegamento al punto precedente quando si parla della legge 4/2013, si guardi al suo percorso formativo e non agli strumenti che possiede. Naturalmente solo se si vogliono dei veri optometristi; se invece ci si vuole accontentare di illusionisti... f) E’ importante anche ricordare a tutti che, in osservanza della norma sulle LAC, oltre alla esclusività di vendita, anche la applicazione (dice: l'ottico applicatore) e la verifica delle condizioni oculari per consentire l'applicazione sono attribuite all'ottico (solo quest'ultima attività anche all'oculista). Non si necessita di prescrizione medica ed è ben chiaro chi è l'applicatore (come sai gli ortottisti si stanno muovendo ed applicano e alcuni oculisti reputano necessaria la loro prescrizione). Attualmente non esiste il contattologo. Anche per le LAC non esistono limiti di età e diottrie (grazie per averlo ricordato ai fini dell’attività dell'ottico). Fra l'altro il nomenclatore prevede il costo della attività della applicazione e parla anche di LAC per cataratta congenita (neonati!) Sì, anche questo è un argomento sul quale ci sarebbe tanto lavoro da fare, soprattutto in comunicazione. Quanti degli applicatori di lenti a contatto sono coscienti di poter di fatto prescrivere e adattare le lenti senza bisogno di ricetta medica? Quanti di essi avrebbero la volontà di rivendicarlo? E mi riferisco a coloro che provano le lenti, ne valutano l’efficacia funzionale e l’impatto sull’omeostasi oculare, prescrivono e poi verificano le modalità d’uso delle lenti, prescrivono e poi verificano sia i prodotti che le operazioni per la pulizia e la manutenzione delle lac, controllano periodicamente il successo dell’applicazione sia dal punto di vista visivo che da quello della salute oculare, e così via. In questo campo, a mio parere, i rappresentanti degli ottici avrebbero potuto avere ampi spazi di manovra per portare avanti una differenziazione all’interno della categoria, necessaria ad individuare quei professionisti che già operano, in misura più o meno ampia, come “specialisti in lenti a contatto”. Anche senza chiamarli necessariamente così. Riporto qui alcune righe dell’editoriale del N. 9 di Optometria, la rivista periodica dell’IRSOO, nel quale parlavo del tema della sicurezza nell’applicazione delle lenti a contatto e nella gestione del paziente. Il tema riguarda, scrivevo, “tutti coloro che applicano lenti a contatto, ed ha a che vedere con la responsabilità che un ottico o un optometrista si prende quando “sceglie” di applicare una specifica lente a contatto ad uno specifico soggetto. Questo tema della responsabilità è quasi sconosciuto nel nostro settore, molti colleghi non ne vogliono parlare, ma dovremo pur affrontarlo se vogliamo crescere, se vogliamo imporci come i professionisti di riferimento delle lenti a contatto. Cominciando finalmente a distinguere tra chi produce prestazioni professionali, applicando le lenti a contatto, controllando l’applicazione con il supporto di strumentazione adeguata, verificando l’adattamento, prendendosi la responsabilità del proprio operato in caso di problemi, e chi vende le lenti che sono state provate, valutate e prescritte da altri, e non intende prendersi nessuna responsabilità. Tenendo bene a mente che questa eventuale seconda scelta è assolutamente legittima e non meno dignitosa della prima. Si tratta peraltro di una distinzione già in essere, basta soltanto volerla rendere palese e se possibile, in qualche modo, ‘istituzionalizzarla’”. L’iniziativa presa da Assottica per arrivare a stabilire chi prescrive le lenti a contatto, pur con la imbarazzante limitazione di aver cancellato il termine prescrizione per sostituirlo con un termine inglese, “specification”, che ha il solo scopo di non dire le cose come stanno, in una perfetta soluzione all’italiana, sembra persa nel nulla. Nessuno più ne parla. Anche in questo percorso, che avrebbe potuto portare alla differenziazione tra ottici che operano già oggi in modo differente sul campo, i rappresentanti degli ottici sono rimasti passivi, lasciando la conduzione dei giochi ai rappresentanti delle grandi aziende del settore della contattologia. C’è solo da sperare che il silenzio tombale sull’argomento preluda ad un’uscita a sorpresa nel corso del prossimo congresso Assottica che si terrà a Roma il 29 e 30 novembre prossimo. g) Le attività professionali di refrazione, adattamento al viso, applicazione lac e montaggio sono obbligatoriamente da far pagare (salvo prestazione gratuita e società) e l'ottico ha doppia imposizione-contabilità fiscale. In linea di principio concordo con te, ma distinguerei tra le attività di montaggio e di adattamento al viso dell’occhiale e quella di misura della refrazione e applicazione lac. Nel primo caso si tratta di operazioni che sono inalienabili dalla stessa consegna del mezzo correttivo, direi anzi che ne fanno parte; mentre le seconde ne possono essere assolutamente separate. Mi spiego: io non posso vendere ad un cliente un occhiale correttivo senza aver montato le lenti e senza adattarlo al viso nella posizione che ne determina la corretta funzionalità. Dunque, queste operazioni possono ben entrare a far parte del prezzo del prodotto finito. Dovremmo altrimenti far pagare anche l’adattamento al viso di un occhiale da sole? Diverso è il caso della misura della refrazione e dell’adattamento delle lac, che possono esistere senza la vendita, e che dunque devono essere fatte pagare come attività professionale. Oltre alla doppia contabilità fiscale un’altra possibilità è quella di prendere una partita IVA come optometrista e fatturare le prestazioni professionali, sia per la refrazione che per l’adattamento lac. h) La prescrizione del medico (NB anche il medico non specializzato in oculistica può prescrive occhiali) non è obbligatoria né per gli occhiali, né per le lac, né per gli ausili per Ipo (salvo l'obbligatorietà solo ai fini della procedura burocratica per l'autorizzazione ad ottenerli con spesa a carico del SSN). Completamente d’accordo, come già sostenuto in precedenza. Ma il problema è: quanti ottici e quanti optometristi lo sanno? E soprattutto, cosa si fa per farlo sapere? Nessuna associazione di categoria ha mai affermato in continuazione, con forza e intransigenza l’indipendenza dalla prescrizione medica, favorendo così anche la diffusione tra gli ottici di un senso di inferiorità e soggezione verso gli oculisti. Credo che gli ottici che hanno una laurea o un diploma di optometria e che praticano abitualmente la professione siano mediamente confusi, preoccupati e dubitanti sulle loro possibilità operative, ovvero sui loro diritti. Perché le associazioni di categoria non hanno mai fatto una energica opera di divulgazione, tra gli operatori del settore ottico e optometrico, su questi diritti, riconosciuti da leggi e sentenze? La mancanza di questa azione ha impedito la costruzione di una vera e diffusa coscienza optometrica e ha portato a una forte carenza di “autostima operazionale”. Formazione qualifica...

Conseguire il Diploma di Ottico

...opria formazione nel settore con la specializzazione in optometria. Il 3° anno di specializzazione in optometria è indirizzato ad acquisire ulteriori abilità e competenze per esercitare la professione optometrica, secondo le indicazioni della giurisprudenza, o per completare all’estero la propria formazione in optome...



11/10/2015 Inaugurato a Vinci il nuovo Centro di Ricerca IRSOO

...er la formazione in ottica e optometria, la rinnovata struttura potrà proporsi come riferimento per il settore dell’ottica oftalmica, grazie a caratteristiche peculiari. In un solo polo infatti saranno presenti corsi per l’abilitazione di Ottica, corsi di Optometria, corsi di Laurea in Ottica e Optometria e laboratori per la sperimentazione e la ricerca applicata. Professionisti della formazione in ottica...




3/05/2016 - OPEN DAYS IRSOO

...nella formazione, apre le iscrizioni per l'a.s. 2016/2017 e ti invita a partecipare ai prossimi Open Days: domenica 22 maggio domenica 29 maggio domenica 10 luglio domenica 4 settembre domenica 18 settembre domenica 25 settembre Ti aspettiamo a Vinci (FI) alle ore 11:00! Programma dell'iniziativa Ore 11:00 presentazione dell'offerta formativa A seguire visita guidata ai locali della scuola (ambulatori, laboratori, aule) e al Centro di Ricerca in Scienze della Visione Incontro con il personale docente e la direzione Segreteria a disposizione per informazioni sui corsi e sulle procedure di iscrizione. Corso biennale di Ottica Il corso abilita alla professione di Ottico e garantisce un sicuro inserimento nel mondo del lavoro, offrendo opportunità di impiego in contesti dinamici dove porre la propria professionalità al servizio dei cittadini. Perché scegliere l’IRSOO? - Struttura d'eccellenza, in un contesto (Vinci) paragonabile ad un college universitario, dove i ragazzi possono dedicarsi allo studio e alle attività sperimentali del Centro di Ricerca. - Borse di studio per gli studenti più meritevoli. - Attività extra a supporto della formazione. - Sport...





Conseguire il Diploma di Ottico
come lavoratore

...opria formazione con la specializzazione in optometria. La programmazione didattica e organizzativa del nostro corso di ottica consente a chi lavora in un centro ottico di frequentare le lezioni di domenica e lunedì, due tre volte al mese. Gli allievi potranno così integrare l’attività lavorativa con lo studio e avranno la possibilità di acquisire le competenze e le abilità operative che porteranno un valore aggiunto al punto vendita in cui operano e soprattutto un miglioramento delle proprie possibilità di carriera. Stai per investire su te stesso e sulla tua professione futura. Fai la scelta giusta! Perché scegliere l’IRSOO? Una didattica innovativa ed efficace, con insegnamenti integrati da esercitazioni pratiche a piccoli gruppi e con la più ampia disponibilità di attrezzature e strumenti per le attività pratico-professionali. Un istituto dove gli allievi non guardano semplicemente la strumentazione presente, ma la utilizzano! Il team di docenti più numeroso; l’esperienza di tanti insegnanti storici e affermati professionisti per una formazione più ricca...






12/06/2017 - I libri di Maurizio Bettanin accanto a quelli di Antonio Madesani

...a sua formazione e della sua qualificata docenza presso l’Istituto Superiore di Scienze Optometriche di Milano. I testi saranno presto catalogati e inseriti nella biblioteca, così che possano continuare a svolgere la loro funzione di supporto educativo, per gli studenti dell’Istituto e del Corso di Laurea. Non si tratta di un evento nuovo, questa ultima donazione va ad aggiungersi a quella legata al nome di Antonio Madesani, un altro nostro collega che ci ha ormai lasciato da quattro anni, e quella di un oculista fiorentino, Giancarlo Guzzinati. Di Antonio Madesani abbiamo scritto molto, un amico prima che un collega, un optometrista che ha contribuito a scrivere pagine importanti della storia dell’optometria italiana, sia come docente che come fondatore e attivo collaboratore di associazioni e riviste del nostro settore. Di Maurizio Bettanin, riportiamo di seguito un breve ricordo vergato da Silvio Maffioletti, nostro qualificato docente e amico di Maurizio. Maurizio Bettanin era nato a Milano nel 1957 e ha vissuto a Bareggio, nell'hinterland milanese. Nella vicina S. Pietro all'Olmo ha fondato nel 1983 ‘Ottica Delta’, l’attività nella quale ha messo a disposizione del pubblico la propria preparazione e la propria professionalità. Persona serena e positiva, grande appassionato di montagna, a S. Pietro all’Olmo gradualmente Bettanin si è conquistato grande stima come optometrista preparato, scrupoloso e fortemente legato al proprio territorio. La sua formazione, robusta ...

Corso di Ottica per lavoratori

...opria formazione con la specializzazione in optometria. La programmazione didattica e organizzativa del nostro corso di ottica consente a chi lavora di vedersi riconosciuti crediti formativi e di frequentare le lezioni di domenica e lunedì, due tre volte al mese. Servizio navetta riservato, per i collegamenti con la stazione ferroviaria di Empoli. Stai per investire su te stesso e sulla tua professione futura. Fai la scelta giusta! Perché scegliere l’IRSOO? Una didattica innovativa ed efficace, con insegnamenti integrati da esercitazioni pratiche a piccoli gruppi e con la più ampia disponibilità di attrezzature e strumenti per le attività pratico-professionali. Un istituto dove gli allievi non guardano semplicemente la strumentazione presente, ma la utilizzano! Il team di docenti più numeroso; l’esperienza di tanti insegnanti storici e affermati professionisti per una formazione più ricca...

CONSEGUIRE L'ABILITAZIONE IN OTTICA

...pa di formazione in ambito tecnico, scientifico, professionale e sanitario relativamente all’ottica, all’oftalmologia e allo studio delle scienze della visione, proponendo corsi di formazione e di aggi...





17/11/2017 - Una occasione di aggiornamento, il quarto
“Rivediamoci... a Vinci”

...re la formazione continua: offerti gratuitamente ai partecipanti due seminari su temi attuali come la protezione dalla luce blu e le lenti oftalmiche cosiddette “monofocali evolute”. L’incontro tra gli ex studenti e gli insegnanti dell’IRSOO si è tenuto il 22 Ottobre scorso. Con una sorpresa. Quest’anno infatti l’IRSOO ha voluto omaggiare i partecipanti di due seminari su temi che proprio negli ultimi tempi hanno raggiunto un peso significativo sull’attività sia commerciale che professionale degli ottici. Sia le lenti monofocali evolute, intese come aiuto accomodativo per migliorare il comfort nelle prolungate attività visive per vicino, sia la protezione dalla luce blu per limitarne i possibili effetti nocivi, entrano sempre più insistentemente a far parte dell’armamentario dell’ottico che vuole dare un servizio più attuale, innovativo e avanzato ai propri clienti. Ma le soluzioni più innovative o più tecnologicamente avanzate non sono esenti da aspetti contrastanti e da limitazioni d’uso; occorre dunque conoscerne le caratteristiche, comprenderne le funzionalità reali e sapere quando utilizzarle e quando no. I seminari sono stati fatti proprio con l’intento di dare informazioni (sia pure senza voler esaurire il tema, visto il poco tempo a disposizione) che potessero servire ad indirizzare verso un corretto uso dei prodotti proposti dalle aziende. A fine pagina trovate un breve sunto degli argomenti trattati nei seminari. Il quarto “Rivediamoci... a Vinci” è iniziato al mattino, con l’accoglienza dei partecipanti presso i locali dell’Istituto, accolti dal direttore, dai docenti e dalle cinque aziende sponsor che hanno avuto il piacere di sostenere l’evento: Coopervision, CSO, Nikon, Safilens, Vita Research. Durante la mattinata gli interessati hanno potuto visionare i laboratori e gli ambulatori, sia quelli destinati alla ricerca che quelli utilizzati per la didattica, “che insieme fanno dell’IRSOO la più attrezzata struttura formativa italiana nel campo dell’ottica e dell’optometria” come sostiene il direttore Alessandro Fossetti. “Abbiamo ben nove laboratori attrezzati per l’attività pratica dell’ottica, dell’optometria e della contattologia, più due per la ricerca. E sono laboratori veri, non aule con funzioni saltuarie di laboratorio. Nessun’altra struttura in Italia può vantare tanta abbondanza”. Molti hanno anche potuto vedere all’opera e provare alcune delle più innovative strumentazioni di cui l’IRSOO si è dotato recentemente, nell’ambito del nuovo indirizzo programmatico, finalizzato alla sperimentazione e alla ricerca, oltre che all’aggiornamento e al perfezionamento dei corsi tradizionali e alla realizzazione di percorsi formativi innovativi. A fine mattinata trasferimento nella sala conviviale dove, prima del pranzo, si è tenuta una breve presentazione degli scopi della giornata, con l’intervento di alcuni dei convenuti. Come da tradizione anche quest’anno ospite d’onore Sergio Villani, primo direttore dell’Istituto e propulsore, come ha ricordato l’attuale direttore, di quella passione per l’optometria che ha portato tanti ottici italiani, per almeno tre decenni a partire dal 1970, a studiare per anni, partecipando a corsi diversi, alla ricerca di un riconoscimento dell’optometria. Un percorso che si è realizzato prima a Vinci, poi a San Marino, per altri a Verona, poi ancora a Lugano, fino all’Università di Latvia, per un master in optometria che alla fine non è stato ottenuto invano, se si pensa che le prime, decisive sentenze della Suprema Corte di Cassazione a favore dell’optometria, sono state conquistate proprio da optometristi che avevano fatto quel percorso. Fossetti ha voluto sottolineare come il continuo impegno allo studio e all’approfondimento della propria formazione che aveva...


IRSOO a MIDO 2018

...opria formazione. Sotto riportiamo, per tutti coloro che non hanno potuto essere presenti, alcuni video che riguardano interventi da parte dei nostri docenti durante la Fiera Mido: Professor Luciano Parenti “Aberrometria: una marcia in più per il centro optometrico!” Registro in Optometria e Ottica. A cura del tavolo interassociativo TiOpto (Sopti, Assogruppi, Federeottica, Adoo, Aloeo) Professione: la formazione e l’aggio...


01/06/2018 - La formazione integrata sempre più presente nelle attività dell’IRSOO

...buona formazione passa anche per l’interazione e le sinergie tra scuola e attività produttive del settore; per questo a Vinci gli insegnamenti teorici e quelli pratici del corso sono sempre più integrati con l’esperienza delle aziende produttrici, sia con le attività dimostrative e pratiche tenute a scuola, sia con le visite presso le aziende per la conoscenza diretta del mondo produttivo italiano dell’ottica. PRESENTAZIONI DI AZIENDE E PRODOTTI PRESSO L’IRSOO Una occasione per conoscere gli strumenti e i prodotti più innovativi e iniziare ad utilizzarli nei laboratori e nel centro di ricerca IRSOO Sono davvero tante le iniziative prese dalla scuola per integrare la formazione scolastic...



28/11/2018 - Perché prendere un diploma in optometria?

...so di formazione che lo conduca ad acquisire una certificazione in optometria. Avere tale certificazione potrebbe essere in futuro una protezione per poter esercitare con relativa tranquillità la professione. In più, seguire un corso serio, dove si deve studiare e dove si può fare pratica clinica consente all’ottico di acquisire conoscenze, competenze ed abilità che lo faranno distinguere e soprattutto riconoscere come professionista esperto della visione e del comfort visivo, della correzione ottica e delle lenti a contatto. Un valore aggiunto di non poco conto in un mercato dove la competizione non può certo essere basata sul prezzo, e solo la qualità del servizio e la completezza delle prestazioni possono aiutare a consolidare il proprio centro ottico come punto di riferimento certo per i cittadini con problemi di vista. L’avvio dei corsi di laurea in ottica e optometria non ha portato fino ad oggi ad avanzamenti nel riconoscimento della figura professionale, anche se le cose sono certamente destinate a cambiare in futuro. Ha però scompaginato il mondo dell’optometria italiana mettendo sul mercato optometristi che hanno una formazione certifica...





Una formazione prima dignitosa e poi continua - 7/8/2019 Intervista di P.O. ad Alessandro Fossetti

...della formazione di optometristi seri e preparati, culturalmente e professionalmente, ma non sembra sia molto frequentata. Nell’intervista di PO viene appena tratteggiato un quadro apparentemente con poche luci e molte ombre. Ma si sa, tutto cambia, più o meno lentamente, e la speranza è che il cambiamento vada nella direzione giusta. Ad indirizzarlo sono chiamati associazioni e gruppi, ma conterà molto anche la spinta dei singoli, le richieste dei tanti professionisti che vogliono esercitare davvero la professione optometrica e che comprendono come questo non si possa fare senza studiare e tenersi aggiornati. E in questo crediamo che i giovani laureati possano svolgere un ruolo decisivo se solo non correranno dietro alle chimere di un gruppo dirigente che sta pericolosamente dividendo l’optometria italiana. Urge che una nuova associazione di optometristi laureati si prenda il carico di aiutarci ad andare verso il riconoscimento della figura di optometrista, inglobando in essa e nelle sue competenze tutto quanto è già presente nelle sentenze della Suprema Corte di Cassazione. Ci fosse tra i laureati un gruppo di colleghi e amici che credono nell’optometria e avessero voglia, entusiasmo, coraggio per fare una nuova associazione, provino a farsi avanti. Rimarranno meravigliati da quanti troveranno ad accoglierli a braccia aperte per aiutarli. Intervista ad Alessandro Fossetti di Paola Ferrario “Una formazione prima dig...


SCUOLA DI OTTICA, ABILITANTE, PER UN LAVORO ASSICURATO

...opria formazione nel settore con la specializzazione in optometria. Le lezioni si tengono in giornate infrasettimanali, dal lunedì al venerdì. Il 3° anno di specializzazione in optometria è indirizzato ad acquisire ulteriori abilità e competenze per esercitare la professione optometrica secondo le indicazioni della giurisprudenza, o per completare all'estero la propria formazione. ...


02/03/2020 -Firenze, 20-21 Settembre 2020 - IV CONGRESSO IRSOO

...re la formazione dei professionisti che gestiscono l’attività di contattologia. La sessione sarà indirizzata a chiarire come funzionano veramente le lac multifocali, quale sia il ruolo della profondità di fuoco e delle aberrazioni, quali sono le caratteristiche funzionali principali delle diverse tipologie di lenti presenti sul mercato, quali gli aspetti che più incidono sul successo dell’applicazione, quali i punti salienti della gestione del portatore e delle problematiche riscontrate. Anche questa sessione terminerà con una tavola rotonda per stimolare una discussione, insieme ai convenuti, sulla gestione delle applicazioni di lenti multifocali e a profondità di fuoco estesa. Un viaggio appassionante che speriamo stimoli i partecipanti allo studio e alla formazione continua ...

03/03/2020 - IRSOO e CdL in Ottica e Optometria dell’Università di Firenze: sinergia vincente al VisionOttica Award

...ra la formazione optometrica dei corsi professionali e quella del corso di laurea. A dispetto di quanti continuano a voler dividere gli optometristi cercando di relegare in secondo piano l’importanza dei corsi professionali di optometria, a Vinci i due percorsi di studio che hanno caratterizzato negli ultimi due decenni l’optometria italiana continuano a coesistere e ad ottenere successi nella qualità della formazione finale. N...

CONSEGUIRE L'ABILITAZIONE IN OTTICA

...pa di formazione in ambito tecnico, scientifico, professionale e sanitario relativamente all’ottica, all’oftalmologia e allo studio delle scienze della visione, proponendo corsi di formazione e di aggi...

L'OFFERTA FORMATIVA PER GLI OTTICI

...re la formazione nel settore. La garanzia di fare molta pratica assistita nella scuola con la più ampia superficie attrezzata per la pratica optometrica. Moduli FAD nei corsi per lavoratori. L'offerta formativa comprende: - Corso annuale, con frequenza infrasettimanale. Sede: Vinci. - Corso biennale, pensato per le esigenze degli ottici lavoratori. Sedi: Vinci e Padova. Il corso di optometria per lavoratori L’organizzazione didattica è ottimizzata per facilitare l’integrazione dello studio con l’attività lavorativa. Lezioni domenica e lunedì distribuite in due anni per un equivalente di oltre 60 giornate di formazione. Le l...



Diventa professionista della visione e trova subito lavoro

...pa di formazione in ambito tecnico, scientifico, professionale e sanitario relativamente all’ottica tecnica, all’ottica oftalmica e allo studio delle scienze della visione. 50 anni possono fare la differenza? In una scuola sì: esperienza, solidità, know how consolidato, selezione e formazione degli ins...

Diventa un professionista della visione e trova subito lavoro

...pa di formazione in ambito tecnico, scientifico, professionale e sanitario relativamente all’ottica tecnica, all’ottica oftalmica e allo studio delle scienze della visione. 50 anni possono fare la differenza? In una scuola sì: esperienza, solidità, know how consolidato, selezione e formazione degli ins...

Un'offerta formativa completa

...one e formazione degli insegnanti, responsabilità e impegno continuo per mantenere il primato, con la ricerca e l’innovazione. Questi gli elementi caratterizzanti l'IRSOO, che fin dal 1970 forma a Vinci ottici e optometristi provenienti da tutte le parti d’Italia, preparandoli a competere con i concorrenti e a dare il miglior servizio alla propria clientela. PARTECIPA AI NOSTRI OPEN DAY La nostra offerta formativa comprende corsi biennali di abilitazione alla professione di ottico (anche per lavoratori), corsi di specializzazione in optometria (corso annuale, corso biennale per lavoratori) svolti anche fuori sede, e un ricco programma di educazione continua, aggiornato agli sviluppi nelle tecniche di indagine strumentale e alle nuove acquisizioni della ricerca scientifica, in vari ambiti disciplinari: lenti progressive, lenti multifocali, lenti a contatto RGP, refrazione e correzione ottica, optometria pediatrica, optometria geriatrica, ipovisione, e tanto altro. CLICCA QUI PER INFORMAZIONI SUI CORSI DI OTTICA CLICCA QUI PER INFORMAZIONI SUL CORSO DI OPTOMETRIA ANNUALE CLICCA QUI PER INFORMAZIONI SUL CORSO DI OPTOMETRIA BIENNALE Sono ripresi anche i corsi di formazione continua!...

23/04/2021 - L'IRSOO riprende le attività di formazione continua

...si di formazione continua saranno organizzati con una parte di lezioni a distanza, in forma sincrona e/o asincrona, in modo tale da favorire la partecipazione anche a ottici e optometristi che hanno meno possibilità di muoversi. Naturalmente il corpo sostanziale dei corsi rimane l’attività di pratica clinica, sia optometrica che ottica, o di contattologia, a seconda del corso che viene effettuato. La filosofia educativa dell’IRSOO è sempre stata negli ultimi tempi quella di garantire una elevata percentuale delle ore di corso destinata alle attività laboratoriali e ambulatoriali. Non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare a questa filosofia. Cosa può essere infatti un corso di formazione professio...


22/12/2021 - Una grande notizia per gli ottici e gli optometristi italiani che hanno a cuore la loro professione.

...er la formazione di un professionista che si deve prendere cura dei difetti e dei disturbi visivi di miopi e presbiti e che ha l’onore ma anche l’onere di essere l’esperto di riferimento sulla qualità degli ausili e dei dispositivi ottici per la correzione della vista. Con quell’ordinanza non importava più aver studiato, bastava aver lavorato, ovviamente non come ottico, in un qualsiasi negozio di ottica. Pensate bene: un’ordinanza del Ministero dell’istruzione che nega l’importanza dell’istruzione, e quindi nega l’importanza dell’esistenza di sé stesso. Complimenti. Oggi la nuova ordinanza del ministro Patrizio Bianchi rimette le cose a posto: l’accesso all’esame di abilitazione sarà concesso solo a coloro che potranno dimostrare di avere fatto un percorso formativo che possa garantire l’acquisizione di precise conoscenze e competenze che in casi specifici dovranno anche essere dimostrate da parte dei candidati. L’azione di sensibilizzazione delle parti politiche e istituzionali intrapresa qualche anno fa da alcuni istituti di formazione professio...

16/1/2022 - E' iniziato a Vinci il nuovo corso di Optometria per lavoratori 2022-2023.

...ni di formazione per quasi 800 ore di lezioni in modalità mista, distribuite tra lezioni da remoto, in modalità sincrona e asincrona, lezioni teoriche in presenza, e attività pratiche in presenza nei laboratori e negli ambulatori di Vinci. A queste si aggiungono le attività pratiche realizzate nel proprio centro ottico, indirizzate e guidate dai docenti, e quelle di studio e approfondimento che fanno parte del piano integrativo della scuola, di supporto alla formazione di base. ...

06/07/2022 Laura Boccardo sarà la nuova Direttrice dell’IRSOO di Vinci (messaggio dal Direttore dell’IRSOO Alessandro Fossetti e link al comunicato stampa di EssilorLuxottica)

...ostra formazione. Per le modalità del cambio avevo proposto all’amministratore delegato un percorso che garantisse un passaggio “morbido”, nel segno della continuità, e che prevedesse, dopo la sosta estiva, l’inserimento di un nuovo direttore, mantenendo la mia presenza per i primi mesi del prossimo anno scolastico, per un supporto di avviamento al nuovo arrivato. Ho proposto e presentato con molto anticipo alla proprietà il mio successore, il cui nome mi è stato indicato dalla nostra storia. L’IRSOO si caratterizza per aver mantenuto una continuità didattica e di visione del futuro rivolte alla valorizzazione delle professioni dell’ottico e dell’optometrista attraverso la formazione. Mi sono ...


Formazione Post Laurea

...si di formazione continua (clicca qui). Contattaci per saperne di più. Sei laureato in Ortottica e Assistenza di Oftalmologia? - Se vuoi conseguire l'abilitazione: Puoi subentrare al II anno del ciclo di ottica 2022-2023/2024. Inizio: 19 settembre 2023 - Termine giugno 2024. Corso di circa 1000 ore, di cui 1/3 di pratica. Materie: Ottica, Optometria, Contattologia, Esercitazioni di Lenti oftalmiche, Laboratorio Misure Oftalmiche, Fisica e Informatica, Anatomia oculare e fisiopatologia oculare, Diritto. Attività di Stage all'interno di un negozio di ottica. - Se hai già l'abilitazione e vuoi approfondire i tuoi studi: Puoi proseguire con il corso di optometria (clicca qui) o i corsi di formazione continua ...



Corsi di ottica_new

...so di formazione. Il corso di Ottica che si tiene all’IRSOO si caratterizza proprio per portare in tempi brevi ad una percentuale di occupazione lavorativa prossima al 100%. Il corso biennale di ottica tenuto presso l’IRSOO fa parte di un più ampio percorso formativo in ottica e optometria, finalizzato a fornire ai partecipanti un livello di preparazione in ambito ottico-optometrico quanto più completo possibile, paragonabile a quello che si consegue in altri paesi europei. Tale percorso si articola in due fasi: i primi due anni (corso biennale di ottica) sono dedicati alla formazione necessari...